21.4.09

Le regole del gioco

"I keep a diary in order to enter the wonderful secrets of my life.

If I didn’t write them down, I should probably forget all about them".


O.Wilde, The Importance of Being Earnest, act II



Una dichiarazione d'intenti e` d'obbligo quando ci si imbarca in una nuova impresa, percio` mantengo fede alla tradizione anche nel piccolo del mio blog. Per darmi ancora piu` importanza, prendo addirittura in prestito le parole di qualcuno con velleita` letterarie decisamente piu` giustificabili delle mie e confeziono una casella di inizio con tanto di citazione incastonata.

In buona sostanza, il mio racconto ha piu` della pretesa che dell'ambizione e si ripromette un aggiornamento, piu` o meno regolare, circa la mia avventura nella terra dello sciroppo d'acero. Rispetto alla povera Cecily Cardew, alla quale rubo le intenzioni, godo di un vantaggio schiacciante, dato che non debbo neppure cercare un editore per il mio libro dei segreti: il web offre una chance a tutti. Sulla fantastica democrazia egualitaria del blog si potrebbe discutere, dato che la necessita` di comunicare dovrebbe restare, a mio avviso, piuttosto una esigenza che una incombenza. Al di la` della scontata rima, e` indubbio che nell' era della comunicazione tutti si sentano un po' in dovere di dire qualcosa, con uscite talvolta infelici. La popolazione italiana dovrebbe conoscere bene il fenomeno, che ha esemplarmente stigmatizzato in una figura politica di rilievo.

Ad ogni modo, rimettendo i piedi per terra, io mi ripropongo solo un resoconto, attraverso parole ed immagini, della mia vita canadese. Avanzo la pretesa di raccontare un paese grande e grandioso attraverso la lente dei miei occhi ed occhiali (ahime`, altra esigenza esistenziale della succitata scuola di ingegneria!), percio` con tutte le deformazioni che competono ad un punto di vista tanto ristretto. Ci sara` sicuramente molto piu` di Emma che di Canada in queste righe, pero` e` anche vero che in qualita` di miei amichetti dovreste trovare la lettura spassosa.

Faccio subito anche tutte le scuse del caso, in modo da sistemare sul nascere eventuali incidenti diplomatici. Per prima cosa, direi scuse per il ritardo, visto che mi ci sono voluti quasi quattro mesi per mettere insieme questa pagina. A seguire, scuse per la prolissita`, ma la scrittura artistica stuzzica le corde del mio egocentrismo e si amplifica nella malinconia della lontananza. Per finire, scuse per il mio terribile temperamento, che emergera` in tinte forti e rigorosamente “politically scorrect”. In fondo, sono un essere pacifico...diciamo pacificamente agguerrito, dai.

In conclusione, un augurio per una buona lettura della mia “quick succession of busy nothings”, come direbbe la dolce Fanny Price di “Mansfield Park”...perche` oggi mi sento troppo intellettuale ; ) .

1 commento:

  1. Interessante, in realtà pare che con FB i blog siano implosi. Effettivamente, quasi tutti i miei amici l'hanno abbandonato, e dire che fa bene un luogo di riflessione personale attraverso cui confrontarsi col pubblico di chi legge e poco sa di cosa ci sta dietro, mirabile distorsione del web 2.0.

    Beh, che dire, benvenuta nella blogosfera.
    :-)

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